Come fare quando il nostro avversario gioca con un atteggiamento molto difensivo?
Spesso alcune squadre optano per un atteggiamento ultra difensivo cercando di vincere le partite utilizzando veloci ripartenze oppure sfruttando le situazioni sui calci da fermo.
Cause che portano una squadra a giocare molto chiusa in maniera ultra difensiva:
- Inferiorità sul piano tecnico-tattico
- Scarsa disponibilità di organico
- Mentalità generale difensiva dell'allenatore
- Maggioranza di giocatori con qualità difensive
Un obiettivo di questa tecnica può anche essere il voler abbassare il ritmo di gioco, portando l'avversario ad un lungo (ma sterile) possesso palla, portandolo all'errore dovuto principalmente dalla frustrazione di non trovare la soluzione per fare un gol.
Le squadre ultra difensive cercano in tutti i modi di non subire per prime un gol ed in caso riescano a passare il vantaggio assimilano una ulteriore forza mentale e carica agonistica che permetterà loro di giocare ancora più tranquilli.
Parlando sempre di tranquillità mentale, queste squadre vanno in confusione se riusciamo a scardinare il loro atteggiamento tattico,rendendo quindi inutili ogni loro escamotage difensivo.
In questo articolo esamineremo un po la situazione cercando di fornire alcuni utili consigli per avere la meglio di queste squadre portate principalmente alla difesa.
Come vediamo nella prima immagine la loro priorità è difendere la porta e la zona centrale vicino alla loro area di rigore (evidenziata dal cerchio giallo). Vietato assolutamente per loro farvi entrare il pallone.

Come prima cosa (vedi figura 2), mandiamo i nostri esterni alti in profondità. Anche se la loro posizione molto profonda gli impedirà una soluzione a rete, il loro obiettivo principale è quello di "aprire" la retroguardia avversaria. Quindi con rapidi passaggi andiamo a cercarli. Facciamo una buona circolazione di palla con un ciclo "dentro-fuori-dentro-fuori". Facciamo muovere l'ostica difesa prima o poi si creeranno spazi. Maggiori sono le dimensioni del campo e maggiori sono le probabilità di riuscita del nostro intento.

Nella terza figura invece, mostriamo la situazione quando la palla raggiungerà un nostro pivot avanzato (nella figura è il giocatore A).
L'esterno opposto dovrà entrare nel cuore della difesa ospite.
Mentre i giocatori arretrati dovranno avvicinarsi alla palla.
B per un eventuale passaggio di ritorno da parte di A con tiro in porta (solo se c'è lo spazio utile a questa conclusione).
D si avvicinerà alla palla accentrandosi verso la zona del tiro libero.
Il giocatore A si troverà davanti diverse soluzioni, qualora nessuna delle tali lo soddisfi farà nuovamente girare palla per un nuovo ciclo di possesso palla.

Un'altra soluzione è quella mostrata nella figura 4 e 5, ovvero uno scambio fra C e D con susseguente passaggio da una formazione 2-2 ad una formazione 3-1.
Nel frattempo che i due giocatori si cambieranno posizione, A passerà nuovamente palla a B.
Nel frattempo C sarà venuto al posto di D e lo stesso D sarà andato di scatto ad aggredire la zona centrale (precedentemente occupata da C) poi con un cambio di direzione si allargherà sulla fascia andando a trasformare la nostra formazione di gioco in un 3-1.
Facendo girare velocemente palla verso D, quest'ultimo potrà andare al tiro in porta da distanza e posizione molto favorevoli.


Un'altra soluzione validissima è quella di non concedere a queste squadre la possibilità di avere il possesso palla. Magari terminata una nostra azione d'attacco applicare subito una pressione molto alta nell'intento di costringerli a buttare via palla riconsegnandocela. Questo a lungo andare porterà gli avversari ad uno stato di stress mentale che potrebbe affaticarli e portarli ad errori nelle azioni successive.
Come avete visto le soluzioni sono molteplici, bisognerà comunque avere molta pazienza, senza forzare nessuna soluzione (passaggi e tiri). Spesso molte squadre ultra difensive sono maestre nell'applicare questa tecnica e saranno pronte a punirci appena gli capiterà l'occasione. Quindi massima attenzione e concretezza.
M.P.
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