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mercoledì 7 settembre 2011

La difesa a zona

Con la difesa a zona si rende responsabile ogni giocatore della squadra di uno spazio anche variabile e all'interno del quale deve concentrare l'attenzione sulla palla, sugli avversari e più specificatamente sull'avversario che vi entra, sulla collaborazione con i compagni e sulla propria porta. I giocatori in campo mantengono sostanzialmente le medesime posizioni in campo anche al variare dell'assetto dell'avversario, lo scopo è non far guadagnare profondità all'avversario e tenere rigidamente sorvegliate le zone nevralgiche del campo tra cui il corridoio centrale e la zona fra il tiro libero e la nostra porta.
Tra le principali difese che utilizzano questo principio vi sono la
"Difesa a rombo (1-2-1)", che è tra le primissime e basilari teorie di gioco di questo
sport, e la "Difesa a Y (1-1-2)" che è un'evoluzione razionale del pressing offensivo in quanto permette di mettere fretta all'avversario ma nel contempo di difendere efficacemente la propria retroguardia da passaggi filtranti e uno contro uno nei propri ultimi metri. E' probabile che questa modalità di pressione costringa l'avversario a indietreggiare la propria azione di possesso palla.
La difesa a zona è utilissima anche sui calci da fermo (vedi i precedenti articoli):
DIFESA SU UN CALCIO D'ANGOLO
DIFESA SU UN CALCIO DI PUNIZIONE

Riepilogo Condizione di base per la difesa a zona:
1- La squadra si dispone sempre dietro la linea del pallone con esclusione del gioco in area (per esempio su un calcio d'angolo)
2- Nella difesa a zona si richiede una comunicazione costante fra i giocatori (esempio nel chiamarsi le scalate)
3- Il riferimento per il marcamento è la palla sui cui spostamente ed ubicazione i difensori si devono riposizionare continuamente per organizzare una pressione continua e chiudere le linee di passaggio o tiro nelle zone pericolose
4- Le consegne territoriali prevedono che se l'attaccante taglia la zona verso la palla, il difensore che controlla quella zona, lo deve seguire fino a quando non si allontana dalla stessa portandosi fuori dalla linea di passaggio
5- Le responsabilità sono collettive, tutti devono collaborare facilitando la coperture delle zone pericolose. Non ci sono spazi per comportamenti o azioni individualistiche (estremamente dannose per questo tipo di difesa)

Ecco alcuni brevi video schematici che riassumono i movimenti della difesa a zona.
ROMBO (1-2-1):
Il nostro giocatore centrale C chiamerà palla e la seguirà anche quando viene spostata lateralmente, la squadra si muoverà (ruotando) di conseguenza affinchè rimanga sempre l'impostazione a "rombo" ed ogni giocatore avrà sempre una zona di competenza di cui occuparsi.


Y (1-1-2):
In questo caso il nostro giocatore centrale B si prenderà cura di quella zona evitando eventuali imbucate. In caso gli inserimenti avversari portino dei giocatori in zone laterali sarà il nostro ultimo uomo (A) a spostarsi leggermente a destra e a sinistra limitandone l'azione. I nostri due laterali alti D e C dovranno dare forte pressione sul portatore di palla costringendo gli avversari a non verticalizzare e a non cercare la soluzione in parallela.



In entrambi i casi è fondamentale coprire la zona centrale del campo e quella centrale nei pressi della nostra area.
Quindi massima attenzione alle imbucate centrali nelle prime fasi di impostazione di gioco da parte dell'avversario.
Lasciamo perdere eventuali avversari posizionati molto lateralmente (anche dopo un inserimento), in questa circostanza copriamo sempre bene la zona centrale, marchiamoli a distanza in quanto inizialmente la loro posizione molto defilata non può arrecarci preoccupazioni. Cercare di posizionarsi molto lateralmente può essere anche una tattica degli avversari per indurci all'errore di posizionamento in modo tale da lasciargli libere le zone centrali per eventuali inserimenti in ricezione della palla.

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