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giovedì 30 agosto 2012

Fase pre-campionato: La preparazione fisica

Fase pre-campionato. Gli elementi di preparazione fisica nel futsal

Le proposte di lavoro intermittente nel rispetto della periodizzazione tattica

Il rendimento elevato di un giocatore di futsal si basa su un’attività di tipo intermittente. Alterna sforzi di alta intensità provocati da azioni esplosive (sprint con e senza palla, frenate, cambi di direzione e di senso,scivolamenti laterali, scivolamenti all’indietro, smarcamenti e salti), con sforzi di moderata e bassa intensità originati principalmente da interruzioni di gioco.Naturalmente non si parla mai di velocità costanti o lineari e non si parla di momenti di recupero passivi. In questo caso sicuramente in fase di preparazione sarà fondamentale effettuare lavori sempre intermittenti , con variazioni al loro interno tenendo quindi conto del concetto base dell’alternanza di stimoli tra una “fase intensa”, una “fase media” ed un recupero. Nel futsal d’elite l’attivitàintermittente si esprime in valori compresi nel range  5’’/15” di lavoro e  nel range 10’’-25’’ per quanto riguarda il recupero. Ad oggi si è usi monitorare le proposte di lavoro tramite gps e  calcolare la potenza metabolica delle esercitazioni con la possibilità di avere riferimenti rispetto al costo energetico del lavoro messo in atto. Il calcolo della potenza metabolica aiuta a vedere se avete raggiunto il vostro obiettivo, e vi permette di inserire delle correzioni adeguate a perseguire il target prefissato. In questo caso le finalità  non devono essere solo metaboliche, e le proposte dovranno contenere elementi che si avvicinino al modello di prestazione rispettando anche la periodizzazione tattica del capo allenatore. In questo modo proporremo dei lavori che facciamo pensare il giocatore, inducendolo a prendere delle decisioni in maniera inconscia. Così sarà rispettato il principio che “Le abilità motorie che padroneggiamo meglio sono affidate alle parti inconsce del nostro cervello, e pensare coscientemente alla successione dei comportamenti interferisce col rendimento, anzi lo danneggia” (Gerd Gigerenzer , Decisioni intuitive, 2009)


Il periodo di riattivazione ed il miglioramento della fitness aerobica per lo sviluppo delle capacità di recupero
In questa fase preparatoria sicuramente si rileverà l’importanza di eseguire lavori di riattivazione soprattutto per venire incontro all’esigenza dei giocatori che in molti casi vengono da un periodo di inattività prolungata. In questo caso il susseguente miglioramento della fitness aerobica ci permetterà di lavorare sulle capacità di recupero durante il gioco (bassa e media intensità) ed un efficiente recupero passivo durante le interruzioni di gara (angoli, laterali etc, etc.). Dobbiamo comunque sempre ricordare che le proposte di questo tipo intaccheranno una variabile importante ma non determinante nel profilo fisiologico del giocatore di futsal.  I  requisiti che caratterizzano i giocatori di futsal di alta prestazione, e che saranno il vero obiettivo nella parte centrale della stagione, sono lacapacità e la potenza anaerobica e lo sviluppo dell’espressione di forza nell’unità di tempo cioè la forza esplosiva. In particolare, nel nostro sport, sarà fondamentale lo sviluppo della sua componente istantanea, che risulterà determinante per incrementare la velocità di spinta nei primi appoggi e le qualità di accelerazione e decelerazione che favoriranno le azioni di gioco potenzialmente vincenti.Utilizzo di  possessi  palla, partite a tema e giochi di posizione con finalità allenantiIn fase di costruzione delle proposte di lavoro non dobbiamo tener presenti solamente  i parametri fisiologici perché in questo modo è automatico pensare di allenare per migliorare il VO2max o la soglia anaerobica andando a ricercare obiettivi totalmente analitici. L’approccio deve essere globale e, per questo,sarà opportuno inserire proposte con l’utilizzo dell’attrezzo, aumentando così, in queste esercitazioni,  i gradi di libertà ed il costo energetico degli spostamenti in campo. Per raggiungere questi scopi in maniera integrale sono utilizzabili sia possessi palla che partite a tema,nonché giochi di posizione (le due modalità di esercitazione con utilizzo di giocatori in posizione di sponda). In questi tipi di lavori dobbiamo sempre considerare che con lo stesso spazio utilizzato e l’aumento del numero dei giocatori in campo si ha una riduzione dell’impegno metabolico. Principalmente ciò dipende dall’aumento del tempo di pausa tra le azioni intense effettuate da ogni singolo giocatore.Valutazione posturale e muscolareUn altro elemento determinante sarà valutare approfonditamente le caratteristiche e le peculiarità fisiche di ogni giocatore. Un aspetto fondamentale da prendere in considerazione per la programmazione di un buon piano di allenamento è quello posturale, spesso erroneamente trascurato. Senza un’attenta analisi posturale preventiva, non potremo inoltrarci in una valutazione funzionale (squat test, one legged test, etc.). Questo porrà le basi per realizzare un lavoro personalizzato da effettuare in palestra o al campo (strumenti permettendo). È opportuno quindi effettuare una valutazione di funzionalità muscolare che ci dia dei riscontri per capire quali sono le retrazioni muscolari globali ed analitiche del nostro giocatore e quindi ci consente di proporre dei correttivi sia in termini di allungamento, ma anche di esercizi di muscolazione che possono riguardare quelli a catena chiusa,complessa e con carico libero.
La progressione degli esercizi da proporre in questo particolare periodo dovranno avere ancora l’idea di recuperare i livelli di forza pregressi. 
La valutazione si effettuerà seguendo dei ben definiti passi
a. Osservazione posturale  
b. Utilizzo del tatto 
c. Test posturali

a.
 L’alterazione posturale implica diversi fattori. In posturologia gli informatori della statica, e quindi anche i suoi perturbatori, sono essenzialmente: occhio, vestibolo, articolazione temporo-mandibolare (ATM), piede, sistema viscerale, sistema cranio-sacrale e, non ultime, le cicatrici; ci sarebbe da citare anche l’aspetto psico-somatico, ma la questione diventa davvero difficile da gestire.Con l’osservazione dei punti di repere si cominciano ad acquisire i primi dettagli importanti sull’atteggiamento posturale del soggetto. Le catene muscolari più importanti da osservare sono:antero-posteriori; postero-anteriori; antero-mediale; postero-mediale
b. E’ di fondamentale importanza percepire al tatto un iper o ipotono muscolare e valutare tendini e articolazioni per avere un quadro migliore sulla postura del soggetto.
c. I test posturali, che analizzano ipo o iper tonicità muscolare dei vari distretti corporei,  servono per capire il reale potenziale del soggetto in una situazione, non più statica come nell’utilizzo del tatto, ma dinamica


Stimoli Neuromuscolari e Core StabilityElementi funzionali nell’esecuzione del cambio di senso e di direzioneIn questa fase non bisognerà mai dimenticare le peculiarità del giocatore di futsal, che durante i gesti tecnici specifici, non solo quando calcia, è  su una gamba, e sulla moltitudine di scivolamenti che effettua, si trova con due appoggi al terreno. Quindi in una situazione di equilibrio dinamico sono gli elementi che non dobbiamo sottovalutare nell’impostazione dell’esercizio. Nei  primi  allenamenti relativi agli stimoli neuromuscolari è utile proporre degli esercizi tratti dalla pesistica adattata, rispetto all’abitudine all’utilizzo del pesi verticali, e far svolgere lavori che sollecitino la forza massimale dinamica. Nello stesso periodo si possono introdurre anche dei lavori balistici Es. balzi in monopodalico. Nelle settimane che seguono si possono ridurre i lavori di pesistica adattata ed introdurre lavori di pliometria con atterraggio e frenate in monopodalico. Da non sottovalutare tutti i lavori inerenti la core stability. Si dovrà sempre tener conto dell’importanza del Core nella tenuta del busto durante il cambio di senso e di direzione, difatti, un tronco basculante provoca un aumento dei tempi d’appoggio durante l’inversione, mentre un giocatore che tiene con il Core, ha migliori tempi d’esecuzione. Un giocatore molto rapido, in uno sprint in linea, può essere in difficoltà con un giocatore lento, solo perché quest’ultimo è più forte nella stabilizzazione, quindi con certezza risulta più coordinato nell’esprimere  cambi di senso e di direzione. Alcune osservazioni che si potranno effettuare considerando i giocatori presi in esame potranno riguardare il tempo che ognuno di loro impiega nel rallentare la corsa prima di cambiare direzione, oppure il momento in cui inizia a piegare il busto ricercando la posizione funzionale ad un cambio di senso. In questa fase, anche per il proseguo del lavoro durante tutta la stagione, è necessario che il giocatore capisca che la funzionalità del  proprio “Core” sia determinante anche il sabato in gara. In questa ottica le proposte di lavoro dovranno avere delle varianti, in base agli obiettivi. Si modificheranno distanze, aggiungendo avversari passivi per disturbare la ricezione della palla, richiedendo cambi di direzione differenziati nell’intensità di realizzazione (lento/veloce alternato o una ripetizione al massimo delle potenzialità e un’altra più bassa).Tutti questi stimoli saranno orientati alla possibilità che ogni giocatore perfezioni la personale strategia. Dovranno essere valutate, nel momento in cui si evidenzino, le carenze funzionali di ogni singolo atleta. In questi frangenti, dovremo operare anche a livello muscolare , privilegiando un metodo globale rispetto a quello analitico.    

Riccardo Manno

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