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mercoledì 31 agosto 2011

Consigli per la preparazione atletica

La preparazione atletica pre-campionato è un periodo sicuramente duro per qualsiasi tipo di atleta, con questo articolo cerchiamo di dare degli accorgimenti utili per rendere questo periodo migliore per l'atleta favorendone la crescita sportiva e fisica cercando di limitare lo stress ed altri fattori negativi.

In caso di atleti amatoriali, l'eccessiva durezza della preparazione può portare ad un livello di stress che può ripercuotersi anche in altre situazioni della vita reale come lavoro e famiglia.
Lo stress può essere fisico e/o mentale non sottovalutiamo questi aspetti, cerchiamo di capire i nostri giocatori in base anche al lavoro che eseguono nella quotidianità e alla loro situazione familiare. Non iniziamo la preparazione in orari troppo tardi, l'atleta con famiglia potrebbe risentirne, cosi come l'atleta che abita più distante dalla sede dove eseguiamo la preparazione.
Sono tutte piccolezze che però possono creare degli stress agli atleti compromettendone la corretta crescita sportiva e fisica in questo periodo. Cercare quindi di accontentare tutti sul discorso degli orari di ritrovo ed inizio della seduta di allenamento.
Le esercitazioni devono essere intense, ma brevi, gli esercizi devono essere fatti bene (altrimenti non ha senso farli). Inutile proporre agli atleti lunghe serie sempre uguali di un esercizio, dopo un paio di minuti la stanchezza si farà sentire facendo calare la buona esecuzione tecnica dell'esercizio e anche la soglia di concentramento dell'atleta su quello che sta facendo. Quindi esercizi brevi ed intensi, variare sempre le esercitazioni fornendo stimoli nuovi all'atleta. In caso sia abbiano a disposizioni molti giocatori si può dividerli anche in più gruppi fornendo loro lavori diversi, intervallati da delle pause per riposare.
Parlare sempre con i giocatori, cercare di capire se qualcosa non va, accettare a volte anche i loro consigli e le loro proposte. La parte ludica è molto importante, non dimenticarla mai, principalmente bisogna divertirsi, quindi non abolire partitelle o esercizi di squadra con obiettivi di competitività.
In caso si disponga di un massaggiatore o di un preparatore atletico qualificato non sottovalutare eventuali problemi muscolari esposti da alcuni atleti. Non tutti gli individui sono uguali quindi non si esclude che alcuni atleti necessitino di un lavoro leggermente differenziato rispetto ad altri.

In caso di atleta professionista invece il discorso cambia leggermente.
Qua ci sono in ballo degli obiettivi societari, quindi in questo caso l'atleta lo fa per lavoro.
Stipulare un programma con delle regole precise su orari di ritrovo ed inizio delle sedute di allenamento. Rimangono sempre validi i consigli sulle esercitazioni brevi ed intense (per tenere alto il levello tecnico d'esecuzione e la concentrazione) ed una parte ludica che dovrà avere in questo caso la valenza di creare ed amalgamare il gruppo per il raggiungimento degli obiettivi proposti dalla società (obiettivo primario ed assoluto).
Essendo un lavoro tutte le attenzioni fisiche dell'atleta dovranno essere concentrate nella fase di preparazione.
Sicuramente l'atleta professionista è più abituato a sopportare lo stress di una preparazione professionale che è molto diversa da una preparazione standard per gli atleti amatoriali.
Grazie all'aiuto dello staff medico a disposizione valutare ogni singolo atleta nello specifico per creare un programma di lavoro idoneo per ognuno di loro, o al massimo creare dei gruppi con atleti delle stesse caratteristiche/costituzione atletica.

P.M.

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