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venerdì 18 marzo 2011

Junior: Il giusto allenamento per ogni età

Apriamo una nuova sezione denominata JUNIOR, nella quale andremo ad analizzare di volta in volta i vari aspetti legati all'apprendimento del calcio a 5 in età giovanile.
Iniziamo quest'oggi con mettere le basi, andando a visionare le varie fasce d'età, le loro capacità e necessità. Seguiranno nuovi aggiornamenti per approfondire esercitazioni,tecnica/tattica individuale o di squadra e psicologia.


Quando si parla di sport giovanile in generale occorre rammentare che all'interno di questo lungo periodo cosiddetto evolutivo devono essere contemplate almeno tre grandi fasi dello sviluppo che comportano una serie di modificazioni che investono svariati ambiti di crescita.
Dai cinque agli otto anni si il bambino si trova in una fase ancora infantile che si caratterizza da una attenzione limitata e da un egocentrismo spiccato che tende a far prevalere un controllo dei movimenti soprattutto di tipo senso motorio. Infatti i bambini vorrebbero avere sempre loro la palla ed essere al centro dell'attenzione. Il comportamento motorio risulta irrazionale ed a volte disordinato soprattutto nei più piccoli e la didattica deve prevedere regole semplici. L'organizzazione spazio temporale, che rappresenta la matrice statico dinamica su cui si articolano posture e movimenti in questa fase fa riferimento prevalentemente al proprio vissuto e difficilmente costruisce il proprio agire per mezzo di operazioni mentali.
Dai nove ai dodici anni migliora decisamente la relazione con il gruppo ed il periodo è estremamente favorevole all'apprendimento delle abilità tecniche. Il controllo del movimento diviene più organizzato e comincia a strutturarsi la capacità di autocritica ed il pensiero creativo. Anche l'attenzione dei particolari man mano acquista un significato più semantico e si orienta anche verso situazioni ed azioni di gioco distanti dal proprio corpo. Questa è la fase infatti che dai giochi di gruppo si passa alla idea di squadra anche se con meno giocatori e con caratteristiche di relazione ancora diverse da quelle dei ragazzi più grandi. Sul piano fisico si comincia ad osservare soprattutto nell'ultimo periodo una crescita funzionale tanto da realizzare azioni e movimenti che richiedono forza rapida ed una certa capacità di resistenza aerobica.
Dai tredici anni in poi a sua volta, superata la fase puberale che nei maschi si conclude intorno ai quattordici , quindici anni, che crea disordine per l'asincronia con cui maturano sistemi e apparati, diviene a volte difficile da gestire soprattutto negli sport di squadra come il calcio in quanto all'interno del gruppo si possono trovare stadi di crescita diversi che a volte presentano diverse caratteristiche morfo funzionali che spesso non sono accompagnate, nel caso di precocità maturative, da identiche disponibilità sul piano cognitivo e psicologico.
Nonostante la fase evolutiva giovanile non sia ancora terminata, ci si avvicina sempre di più alle caratteristiche dell'adulto che normalmente si completano sul piano della maturazione funzionale intorno ai diciotto, venti anni.
Questa tappa evolutiva prevede quindi un aumento del tempo di allenamento in generale ed in particolar modo cresce la disponibilità fisica, come per esempio le caratteristiche di potenza muscolare e resistenza specifica aerobica ed anaerobica, alle richieste di prestazione.

Riepilogando:
1. Periodo 5–8 anni fase della crescita tecnico coordinativa
2. Periodo 9-12 anni fase dello sviluppo tecnico coordinativo + fase della crescita cognitiva
3. Periodo 13–17 anni fase della maturazione tecnico coordinativa + fase dello sviluppo cognitivo e fisico

Seguiranno nuovi articoli relativi alle esercitazioni,
tecnica/tattica individuale o di squadra e psicologia.


www.figc.it

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