USCITA CON LA CLASSICA POSIZIONE A "CROCE"
tratto da: www.davidcalabria.com
Si tratta di un posizionamento corporeo atto a coprire il maggior spazio di porta in un regime di assoluto avvicinamento alla palla.
L’errore è adottare questo posizionamento in fase di distanza da palla che vorrebbe dire automaticamente privarsi di qualsiasi forma di parata, per sperare solamente in una parata col corpo. Facciamo un paio di esempi:
-Avversario a 6 metri, il portiere è sulla riga di porta e si posiziona a croce = sbagliatissimo: si danno troppi riferimenti all'attaccante, si concedono troppi spazi ed angoli di porta, rinunciando come detto ad ogni forma di parata e sperando solo di essere colpiti.
-Avversario a 6 metri ed aggressione totale su palla da parte del portiere, che a ridosso del portatore assume la posizione a croce = corretto: si riducono gli spazi di porta sia con la riduzione di distanza portiere-palla, sia appunto con la "croce", che chiude gli angoli di porta che, al contrario, una posizione eretta potrebbe concedere.
L'allenamento TECNICO TATTICO pertanto può essere fatto ad esempio attuando esercizi che coinvolgano continui spostamenti da un lato all'altro dell’area di porta, con due allenatori in zona laterale che calciano palla, ed il portiere che chiude appunto con la croce: ne guadagna sicuramente l’elasticità del movimento, unita alla tempistica di uscita.
Un altro tipo di allenamento può essere composto da due allenatori, uno dei quali scarica palla all'altro (posizionato alternativamente in vari spazi di area o a ridosso d'area), con quest’ultimo che tenta di realizzare ed il portiere che lo aggredisce posizionandosi a croce. Lo spostamento continuo dell'allenatore "realizzatore" è utile a non dare riferimenti fissi al portiere (rappresenta l'avversario ricevente che il portiere vede solo nel momento di ricezione palla).
Nessun commento:
Posta un commento